venerdì 12 agosto 2011

Racconti nella storia

Costano molto ma riescono spesso ad ottenere un grande, a volte enorme riscontro di pubblico: sono le fiction in costume, trasposizioni televisive dei classici della letteratura, biografie di personaggi del passato o semplicemente storie inventate, ma ambientate in epoche ormai lontane. È soprattutto la Rai a puntare su questo genere, consapevole del potenziale che può avere quando sceneggiatori, registi ed interpreti fanno bene il proprio lavoro. Gli ascolti parlano chiaro: memorabili quelli fatti registrare nel 2004 da “Elisa di Rivombrosa” - vincitrice di 4 Telegatti - e “Orgoglio”, rispettivamente 12.080.000 telespettatori e il 41,54% di share (il risultato più alto mai ottenuto da una fiction non religiosa) e 11.352.000 telespettatori e il 38,82% di share; ottimi quelli delle miniserie “Assunta Spina”, 8.068.000 telespettatori e il 29,8% di share nel 2006, e “Sissi”, fiction più seguita del 2010 con 7.659.000 telespettatori, pari al 27% della platea televisiva, mentre negli ultimi mesi hanno dato grandi soddisfazioni alla Rai “Terra ribelle” (7.241.000 telespettatori e il 24,6%) e “Rossella” (6.938.000 telespettatori, 24,3%). Tra i titoli prossimamente in onda, “Violetta”, ispirata a “La Traviata” di Verdi (a sua volta ispirata a “La signora delle camelie” di Dumas, com'è noto), “La Certosa di Parma” dall'omonimo romanzo di Stendhal, “Anita Garibaldi”, “Titanic-Blood and Steel”, “La figlia del capitano” e “L'assedio di Malta”. Insomma, il genere piace. Ecco perché mi sto convincendo sempre di più che il mio romanzo si possa prestare ad una trasposizione televisiva: è ambientato alla fine dell'Ottocento, tocca temi come l'amore, la passione e l'amicizia, con qualche dramma e alcuni piccoli colpi di scena, e, cosa che i produttori apprezzano sempre molto, ha un epilogo che apre la strada ad un eventuale sequel. In fondo sono otto anni che mi occupo di televisione, conosco l'ambiente e diversi addetti ai lavori, potrei davvero proporre il soggetto a chi di dovere. Chissà...

1 commento:

  1. Stavo riflettendo su quanto hai detto..hai ragione, sai? Questo genere ha ormai conquistato un pubblico sempre più ampio, e appassiona senza stancare, "incollandoti" alla tv puntata dopo puntata..
    Ti auguro quindi di incantarci, non solo dalle pagine del tuo libro, ma anche attraverso il piccolo schermo..Claudia

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