sabato 28 gennaio 2012

Real Time: la caduta di stile... dei maestri di stile

Che Real Time sia un bel canale è innegabile: non a caso, con una share media dell'1,2%, nel 2011 si è piazzato al nono posto tra i canali nazionali (dopo le sette generaliste e Boing). Però stamattina ha la rete free di Discovery Italia ha avuto una vera caduta di stile. Per bocca dei suoi "esperti di fashion style", per giunta.
Mi riferisco a Shopping Night, il programma nel quale Enzo Miccio e Carla Gozzi decretano chi, tra le tre donne in gara, sa scegliere l'abito più adatto ad una determinata occasione tra tutti quelli in vendita in un grande magazzino. Ebbene, la sfida della puntata odierna - una replica di quella andata in onda lo scorso 7 dicembre - era trovare la giusta mise per... un aperitivo di benvenuto con il capitano a bordo di una nave da crociera. E già questo, a due settimane dalla tragedia della Concordia, era da far venire i brividi. Ma il seguito è stato ancora peggio. «Il naufragar m'è dolce in questo shopping», «siamo in un mare di guai, per evitare il naufragio completo ho deviso di darvi qualche mia regola», «visto che state partendo per una crociera, l'iceberg potrebbe essere sempre in agguato», «ragazze arenatevi... pardon, radunatevi»: sono solo alcune delle frasi pronunciate da Miccio e dalla Gozzi durante l'episodio. È vero che si tratta di una replica, ma possibile che nessuno, a Real Time, si sia reso conto di quale scivolone sarebbe stato mandare in onda quella puntata in questi giorni? Un po' di controllo, e un po' di sensibilità, in certi casi non farebbe male.

martedì 24 gennaio 2012

L'ammutinamento del Grande fratello: i concorrenti contro gli autori

Rudolf che fa la valigia e se ne va sbattendo la porta, dopo aver rivelato in diretta tv il tentativo degli autori di spingerlo ad avere una storia con Ilenia e il loro atteggiamento «minaccioso» nei suoi confronti; Amedeo che accusa la Marcuzzi di insinuazioni su quello che è stato il suo rapporto d'amicizia con Chiara per «far fraintendere le cose»; Mirko e Filippo che, in studio, se le danno durante la pubblicità. La squalifica di Daniel (il sosia di Johnny Depp) per la bestemmia pronunciata nei giorni scorsi è quasi passata inosservata, ieri sera, in una puntata del "reality" - a questo punto le virgolette sono d'obbligo - che potrebbe essere intitolata L'ammutinamento del Grande Fratello. Per la prima volta in 11 anni e 12 edizioni, i concorrenti si sono infatti ribellati al meccanismo del programma, mettendo a nudo precise indicazioni autorali - sempre ipotizzate ma regolarmente smentite dalla Endemol - e svelando le multe che è costretto a pagare chi abbandona il gioco. Non si era mai visto niente del genere, nella casa di Cinecittà, e certo tutto questo non gioverà al programma, già in crisi per gli ascolti ben al di sotto di quelli che faceva registrare in passato (quest'anno la media è del 17,3% di share, con nemmeno 3.900.000 spettatori, mentre la scorsa edizione, pur in calo rispetto alle precedenti, aveva oltre 5.400.000 fedelissimi e il 23,5% di share). Che sia arrivato il momento di calare il sipario, seguendo l'esempio dell'Inghilterra? Ai vertici di Canale 5 l'ardua sentenza.

venerdì 20 gennaio 2012

Centovetrine non chiude: salvo il lavoro di 200 persone

Allarme rientrato: le riprese di Centovetrine riprenderanno a breve. Mediaset ha infatti trovato un accordo con Mediavivere, la società di produzione della soap, scongiurando il pericolo di una chiusura al termine degli episodi già girati (oltre 240, che avrebbero garantito comunque una messa in onda di circa un anno). «In controtendenza con la crisi economica e con l’evidente difficoltà del mercato dei media, Mediaset ha deciso di affrontare lo sforzo necessario per continuare a sostenere un prodotto di qualità che il pubblico dimostra ogni giorno di gradire», era scritto in una nota diffusa nella giornata di oggi, «la scelta di Mediaset, che non produce direttamente la soap, non si è basata solo su fredde logiche economiche che avrebbero sconsigliato a qualsiasi azienda tv la prosecuzione dell’impegno. Ma grazie anche alla consapevolezza dimostrata da staff artistici, staff tecnici e maestranze impegnate nella serie, si sono perlomeno avvicinate le condizioni minime necessarie per assicurare la continuità a una fabbrica creativa cruciale per un intero distretto industriale italiano. Il che significa, in pratica, la conferma di centinaia di posti di lavoro». Lieto fine, dunque, per i 200 lavoratori ai quali, tre giorni prima di Natale, non erano stati rinnovati i contratti (contratti che «possono anche essere rinnovati dalla sera alla mattina», come mi era stato detto da Mediaset già il 23 dicembre, come ho riportato nell'articolo che ho scritto quel giorno per Libero). Ora non resta che attendere l'esito dell'esperimento di domenica 22 gennaio, quando Canale 5 manderà in onda, in prime time, una puntata speciale di 100 minuti, opportunamente montata per avere un taglio diverso dagli episodi del daytime. Una delle ipotesi al vaglio, a quanto pare, sarebbe infatti la trasformazione di Centovetrine da soap pomeridiana a fiction serale (l'opposto di quanto fece la Rai con Incantesimo, insomma, che dalla nona stagione divenne un appuntamento quotidiano) e un eventuale buon riscontro di pubblico potrebbe convincere i vertici Mediaset a muoversi in questo senso. Ma questo è un progetto che potrà essere preso in considerazione soltanto quando si conosceranno i dati Auditel di questo test in prima serata: almeno per ora, la notizia è quindi che le storie delle famiglie Ferri, Grimani, Della Rocca e Castelli terranno compagnia al pubblico di Canale 5 giorno dopo giorno. Poi si vedrà.

lunedì 16 gennaio 2012

L'ultima della vedova Battisti: niente omaggio a Lucio a Sanremo

Emma Marrone e Noemi non potranno interpretare le canzoni di Lucio Battisti sul palco dell'Ariston. A dire no, con tanto di diffida, è stata la vedova del cantante, Grazia Letizia Veronese, che ha telefonato al direttore artistico della kermesse, Gianmarco Mazzi, per vietare l'utilizzo dei brani "Il paradiso" e "Amarsi un po'", nei quali si sarebbero dovute esibire rispettivamente la vincitrice di Amici 9 in coppia con Gary Go e la rivelazione di X-Factor 2 con Sarah Jane Morris, nella serata del giovedì dedicata ai grandi autori italiani. Il motivo del rifiuto non è del tutto chiaro (forse la signora non gradisce le due ragazze, perché lanciate da talent show?), ma certo non stupisce. Chi conosce il mondo dello spettacolo sa infatti bene quante battaglie abbia già portato avanti la vedova Battisti fino ad oggi. Solo nell'ultimo anno: a gennaio 2011 ha proibito a Pupo ed Emanuele Filiberto di usare le parole «Ancora tu? Ma non dovevamo vederci più?» nel promo del programma I raccomandati; ad aprile ha convinto la Rai a non intitolare "Il mio canto libero" la trasmissione di Sgarbi (andata poi come è andata); a giugno ha chiesto alla tv pubblica - e ottenuto - di non trasmettere un brano inedito del marito cantato da Ron in occasione del Premio Mogol ad Aosta (nonostante il paroliere ne avesse scritto il testo); a ottobre ha polemizzato con il comune di Roma per una mostra che esponeva quadri di Lucio che la famiglia non ritiene del tutto autentici; a novembre ha vinto la causa intentata contro il comune di Molteno, in provincia di Lecco, reo di aver organizzato senza il suo consenso un festival dedicato al cantautore, e quella contro la Sony Music, portata in tribunale per aver pubblicato all'interno di ben due raccolte anche i testi, di cui lei dietiene i diritti. E ora, appunto, il no categorico a Mazzi e Mogol per l'omaggio all'Ariston: l'ultimo atto, per il momento, di una battaglia personale della Veronese per mantenere l'assoluto controllo sulla memoria del marito. Alla faccia di chi crede che un grande artista, come un bel monumento, debba essere patrimonio dell'umanità.

domenica 15 gennaio 2012

Ballando con le stelle 8: le ingiustizie del televoto, le ingiustizie della giuria

Ci sono programmi che riescono ad andare avanti per diversi anni senza mai scatenare polemiche e senza mai stancare. Ballando con le stelle è uno di questi: ha portato in televisione la passione per il ballo, riuscendo laddove avevano fallito altri format prima (e Baila! dopo), e ha mantenuto inalterato nel tempo il suo appeal, la sua eleganza e la sua classe. Questa edizione, però, non è cominciata nel migliore dei modi. Prima ancora dell'inizio, infatti, si è fatto un gran parlare della causa - stravinta da Milly Carlucci - contro il clone di Canale 5 condotto da Barbara D'Urso, ma anche dei compensi esagerati chiesti da alcuni concorrenti, e negati dalla Rai, che hanno rischiato di far slittare la data di partenza. E ora, dopo appena due puntate, a far discutere sono i voti del pubblico da casa e quelli della giuria tecnica.
Partiamo dal responso del televoto: ieri, al termine della gara, si sono scontrate per la salvezza le coppie formate da Ariadna Romero e Mirko Sciolan, Gianni Rivera e Yulia Musikhina e Alex Belli e Samantha Togni. Nuovamente salva, nonostante l'evidente inettitudine a ballare, la bambolona greca Ria Antoniu, una Barbie in carne ed ossa che gioca a fare la svampita (non a caso i giurati l'hanno massacrata, chiedendole se viene da Marte e ribattezzandola "la Valeria Marini di Atene") e che probabilmente deve solo alle fan del suo maestro, l'amatissimo Raimondo Todaro, l'accesso alla puntata di sabato prossimo. Un'ingiustizia, questa, che ne ha determinata un'altra, di cui è invece colpevole la giuria tecnica. Quando infatti le tre coppie con il punteggio minore si sono sfidate per aggiudicarsi il "tesoretto" conquistato dal "ballerino per una notte" Giancarlo Fisichella, la presidente Carolyn Smith ha assegnato i punti a Gianni Rivera, salvandolo così dall'eliminazione, nonostante l'ex Golden Boy del calcio italiano avesse danzato decisamente peggio degli altri. La motivazione? Ufficialmente, la sua età: avendo 68 anni, mentre la Romero ne ha 24 e Belli 29, secondo la Smith doveva essere premiato per la sua energia. Un verdetto che ha fatto subito riaffiorare i sospetti avanzati dal Codacons - che Zazzaroni, durante la puntata, aveva smentito - ovvero che la giuria dia voti più alti ai concorrenti che hanno il cachet più alto, per far sì che restino in gara il più possibile.
Certo è che al televoto, aperto fino a sabato prossimo, ci sono ora una ragazza fresca e solare, che si muove comunque discretamente (la smetta Mariotto di ripetere che è l'unica cubana che non sa ballare, perché non se la cava così male), e un gran bel ragazzo che sarà forse un po' rigido, ma è comunque migliore di tanti altri (nonostante Mariotto, sempre lui, continui a penalizzarlo con voti bassissimi anche dopo l'incommentabile 0 della scorsa settimana). Comunque vada, dunque, per colpa di una fetta di pubblico che evidentemente non tiene conto del talento (o, meglio, dell'assenza di talento) e di una giuria che non riesce ad essere obiettiva, la prossima settimana assisteremo ad una eliminazione immeritata. Per fortuna nella quarta puntata cominceranno i ripescaggi e gli eliminati potranno avere una seconda occasione.
E speriamo che uno scandalo così non si ripeta, che insomma d'ora in poi vengano premiati quelli che veramente sanno ballare, come la rivelazione Marco Delvecchio e Lucrezia Lante Della Rovere, e vengano invece eliminati quelli che non sanno muoversi, anche se gareggiano in coppia con uno dei ballerini più amati o se hanno alle spalle un passato glorioso.

martedì 10 gennaio 2012

Al Grande fratello il sosia di Johnny Depp. Ma la gente comune che fine ha fatto?

C'è anche il sosia di Johnny Depp, da ieri, nella casa del Grande Fratello. Daniel Mkong, 21 anni, svizzero del Canton Ticino ma di padre kenyota, assomiglia davvero al protagonista di Pirati dei Caraibi, soprattutto quando indossa gli occhiali e il cappellino di maglia. Probabilmente ne saranno contente le telespettatrici, così come lo sono state le ragazze francesi che hanno seguito Secret Story 5, il Gf transalpino al quale il neoinquilino di Cinecittà ha partecipato di recente («È stato magnifico, sicuramente più divertente del Grande Fratello italiano: in Francia non te ne stai seduto tutto il giorno a fare nulla», ha detto appena quattro mesi fa in un'intervista a Ticino Online: avrà cambiato idea?). Peccato, però, che Daniel faccia il modello, di professione. Come tanti altri concorrenti del reality di Canale 5, d'altro canto. Quanto è lontana quella prima edizione, alla quale parteciparono dieci ragazzi comuni, inconsapevoli della notorietà che avrebbero raggiunto e spontanei nelle loro azioni e reazioni! Oggi la stragrande maggioranza di chi entra nella Casa si è già affacciato nel mondo della moda o dello spettacolo e sa perfettamente cosa fare e dire - o meglio urlare - per farsi notare. Ecco, questo penso che sia il vero problema del Grande fratello, quello che ha determinato la fuga di telespettatori (anche ieri ha fatto appena il 17,6% di share): il pubblico cerca la "realtà", quando guarda un reality, vuole riconoscersi nei concorrenti (cosa che non può fare, se vede solo sventolone con due chilometri di gambe e la chioma fluente e ragazzi alti, belli, curatissimi, che sembrano appena scesi da una passerella), oppure, al contrario, vuole immedesimarsi in qualcuno che lo faccia sognare (e non certo in una massa di nevrotici che passano il tempo a litigare, ad insultarsi o a piangere). Anche Kevin, il ventenne «posseduto da Jennifer Lopez» che Signorini ha già definito «un incrocio tra Malgioglio e la Maionchi» (e che a me ricorda tanto l'insopportabile Uomo Gatto di Sarabanda), è forse una persona comune? E Gaetano e Giusy, i più "normali" tra tutti gli attuali concorrenti, non sono anche loro un po' troppo sopra le righe? È solo il mio modesto parere, per carità, ma credo che il Grande fratello possa sperare di riguadagnare ascolti, ammesso che il pubblico non ne abbia definitivamente abbastanza di spiare dal buco della serratura, solo guardando al passato, quando i partecipanti si chiamavano Tarricone, Plevani, Montrucchio, Argentero, Garitta: ragazzi come tanti, che sotto i riflettori ci sono finiti dopo, non prima ancora di entrare.

lunedì 9 gennaio 2012

Fuga dalla realtà, la fiction strizza l'occhio al paranormale

Sembra esserci voglia di paranormale, da un mesetto a questa parte, in tv. Le prime avvisaglie le abbiamo avute quando la fiction I cerchi nell'acqua con Alessio Boni e Vanessa Incontrada, dove una bambina aveva visioni del passato, è riuscita ad ottenere su Canale 5 una media di quasi quattro milioni di spettatori nonostante la messa in onda a metà dicembre, un periodo tradizionalmente già dominato dalle atmosfere natalizie e dalla voglia di programmi per tutta la famiglia, chiudendo il 28 dicembre con il 18,46% di share e 4.745.000 spettatori. Il nuovo anno si è poi aperto con il boom di ascolti della serie Il tredicesimo apostolo, con Claudia Pandolfi e Claudio Gioè nei panni rispettivamente di una psicologa e un sacerdote professore di teologia, che, raccontando eventi inspiegabili legati alla Chiesa, come bambini che levitano e ragazze che lacrimano sangue, si è guadagnata l'attenzione di oltre sette milioni e mezzo di persone, con una share del 27,2% che su Mediaset non si vedeva da tempo. E proprio ieri, su Raiuno, la prima puntata di un'altra serie lunga, Il restauratore, ha vinto la serata con il 22,2% di share, pari a 5.634.000 spettatori: in questo caso il protagonista, interpretato da Lando Buzzanca, è un uomo che riesce a "vedere" eventi funesti che stanno per verificarsi semplicemente toccando degli oggetti o sentendo un profumo. E anche se Buzzanca insiste che quel "dono" non ha niente a che fare con il paranormale, è evidente che un fenomeno del genere è tutto, fuorché normale.
Che gli italiani abbiano veramente bisogno di credere in qualcosa che è oltre l'umana comprensione, in questo momento di crisi, come sostengono alcuni? Forse. Ma certo non basta una fuga dalla realtà per risolvere i problemi.

venerdì 6 gennaio 2012

Francesca ha vinto X Factor 5 : una sorpresa?

A dispetto di quanto pronosticavano i bookmakers, che davano per vincitrice Antonella, il primo X Factor targato Sky si è concluso con il trionfo di Francesca, la più giovane di tutti i cantanti in gara. Una sorpresa? Io non direi. Personalmente, ero sicura che sul gradino più alto del podio sarebbe salita la concorrente della Ventura, punta di diamante – evidentemente – di una squadra arrivata integra fino alla semifinale (e anche questa è una vittoria, senza dubbio). Anche se nell'ultima puntata non ha fatto che lodarla, erano infatti settimane che Simona Ventura criticava la pupilla di Arisa, instillando il dubbio che fosse capace a cantare solo un certo tipo di canzoni, e a quanto pare ha finito per influenzare il pubblico, che ha escluso proprio la ex pizzaiola emiliana dallo scontro finale. Ora, sarà anche vero che Antonella non ha osato molto, cimentandosi quasi soltanto nei brani che erano più nelle sue corde, ma è davvero necessario dimostrare di saper spaziare tra i generi? Secondo me è più importante dar prova di avere talento nel genere che si è scelto, di avere una bella voce, un'ottima padronanza del palco e – perché no? – anche il physique du rôle. Ad ogni modo, il trionfo di Francesca Michielin sembra aver accontentato pubblico e critica, a giudicare dai commenti che si leggono in rete e sui giornali, e per il momento la classifica degli inediti scaricati da iTunes rispecchia fedelmente i piazzamenti all'interno del programma. Il tempo, però, potrebbe riservare delle sorprese. La storia di X Factor ci insegna infatti che la vittoria non è tutto: se ci pensiamo, l'unico vincitore del talent ad essersi veramente affermato è Marco Mengoni (gli Aram Quartet si sono sciolti dopo due anni e un solo album di inediti, di Beccucci sappiamo soltanto che ha recitato in Jesus Christ Superstar e Nathalie ha partecipato a Sanremo senza quasi lasciar traccia), mentre Giusy Ferreri e Noemi sono riuscite a sfondare senza nemmeno aver vinto (Noemi, addirittura, venne eliminata prima della semifinale). Quest'anno, ad esempio, non mi stupirei se fosse Jessica ad emergere: a me, a dire il vero, non fa impazzire, però riconosco che ha una voce particolare, molta personalità e una grande determinazione. Più difficile che riescano ad imporsi I Moderni, pur essendo davvero bravissimi, perché i gruppi, nel nostro panorama musicale, incontrano sempre delle grandi difficoltà. Intanto, quello che è certo è il successo di questa edizione del talent, che su un canale satellitare come Sky Uno – visibile solo agli abbonati, quindi con una platea televisiva notevolmente inferiore a quella della tv generalista – ha raggiunto nella finale un ascolto medio di 1.050.000 spettatori, pari al 3,95% di share, e un totale di ben 772.000 voti per i concorrenti, tanti quanti ne arrivano nella somma delle cinque serate di Sanremo. Mica male, no?

martedì 3 gennaio 2012

Mamma mia!, il musical: you can dance

Premessa: in tre anni ho visto il film Mamma mia! almeno sei volte e mi fanno impazzire tutte le canzoni degli Abba che compongono la colonna sonora. La cosa che più mi lasciava perplessa, prima di assistere all'adattamento italiano del musical, erano proprio le canzoni: essendo state tradotte, ci saremmo dovuti sorbire dei testi banali, didascalici ed elementari, come spesso accade in questi casi? E gli attori sarebbero riusciti a non farmi rimpiangere Meryl Streep e tutti gli altri straordinari interpreti della versione cinematografica? Lo confesso, quando sono entrata al Brancaccio per vedere lo spettacolo ero un po' scettica. Anzi, parecchio scettica. Poi si sono spente le luci e nella sala ha cominciato a risuonare la melodia inconfondibile di "I have a dream", cantata da Sophie (Lisa Lombardi). Okay, fin qui niente da dire. La prima nota stonata all'arrivo delle due amiche, Ali e Lisa: troppo sopra le righe, troppo artificiose e poco spontanee. Poi sono apparsi i tre possihbili padri e qui ho avuto la tentazione di alzarmi ed andare via. Perché, non si sa per quale motivo, Sam, Bill e Harry sono diventati Samuele detto Sam (vabbè, ci può stare), Giovanni detto Giò (perché mai?!) e... Marco! Visto che la storia è ambientata in Grecia, che necessità c'era di italianizzare i nomi e trasformare due americani e un australiano in tre romani? Siamo forse tornati all'epoca fascista, quando tutti i nomi stranieri venivano tradotti nella nostra lingua? A quel punto, lo ammetto, non mi aspettavo niente di buono. Poi però sono entrate in scena Chiara Noschese nei panni di Donna (bravissima, anche se si rifaceva un po' troppo all'interpretazione della Streep) e Giada Lo Russo e Lisa Angelillo in quelli, rispettivamente, di Rosie e Tanya... e la magia ha avuto inizio. Con mia grande sorpresa, le canzoni sono state rese molto bene in italiano, rispettando la metrica ed evitando strofe banali, essenziale ma efficace la scenografia, azzeccati i costumi, molto belle le coreografie e tutti molto talentuosi i ballerini. La travolgente musica degli Abba ha fatto il resto. E quando Donna e le Dynamos hanno cominciato a cantare "Dancing queen", la voglia di ballare era ormai irrefrenabile. E pazienza se Michele Canfora non è Pierce Brosnan, pazienza se Harry "Heavy" è diventato Marco "Metallo" (orrore!!!) e pazienza se qualcuno non era all'altezza: lo spettacolo merita. E poi, con quella musica irresistibile... you can dance!