mercoledì 28 settembre 2011

La vita è adesso

Da quando ho raccontato di aver scritto un romanzo e averne iniziato un altro, in tanti mi hanno confessato che avrebbero voluto fare lo stesso, ma hanno poi rinunciato per mancanza di contatti nell'editoria o, più semplicemente, perché la vita li ha portati altrove.
Devo ammettere che anche per me è stato così, un tempo: ho chiuso in un cassetto tutte le mie idee, convinta che, tanto, nessun editore mi avrebbe mai presa in considerazione come scrittrice. Poi, però, un giorno ho riaperto quel cassetto e ho ricominciato a scrivere. Per me, prima ancora che per gli altri.
Intendiamoci, ovvio che ho l'ambizione di vedere il mio nome sugli scaffali delle librerie e di avere un gran numero di lettori, credo però che valga la pena scrivere non solo ai fini della pubblicazione, ma soprattutto per se stessi, per esprimere il proprio mondo interiore, dare libero sfogo alla propria fantasia, tirare fuori emozioni, sentimenti, passioni che la quotidianità ci costringe spesso a reprimere. E se c'è anche solo una piccola fiamma che arde, dentro di noi, è un peccato lasciarla estinguere senza provare a ravvivarla.
Che poi si riesca o meno a dare alle stampe la propria fatica letteraria, beh, questo lo dirà il futuro. Ma la vita è adesso e adesso bisogna cercare di realizzare i propri desideri, senza mai perdere l'entusiasmo. Non siete d'accordo?

venerdì 16 settembre 2011

"Volevo essere Coco Chanel" di Vanessa Valentinuzzi

Sabato pomeriggio, centro commerciale Roma Est, libreria Mondadori. Mentre vago tra gli scaffali alla ricerca di un libro ben preciso da regalare alla mia amica Stefania, vengo avvicinata da una ragazza più o meno della mia età, con i capelli raccolti e un bel sorriso, che con grande discrezione e gentilezza mi porge un segnalibro promozionale di "Volevo essere Coco Chanel", il suo romanzo d'esordio, spiegandomi di essere lì per incontrare i lettori interessati a saperne di più. Ringrazio e torno alle mie cose. Però mi ha incuriosita e così leggo di che si tratta: è la storia di una trentanovenne che, quando sembra ormai aver raggiunto una stabilità professionale e sentimentale, deve ricominciare tutto daccapo, risucchiata nel vortice del precariato da 700 euro al mese. E lei, Vanessa Valentinuzzi, è appunto un'esordiente, una che ha inseguito il proprio sogno di scrivere fino a vedere finalmente premiata la sua costanza. Quello che vorrei essere io, insomma. Ovviamente compro il libro, ovviamente le dico che anche io spero di esordire presto in libreria e ovviamente scopriamo un'immediata affinità: ci salutiamo con la promessa di rimanere in contatto tramite Facebook e il suo blog www.metticisempreilcuore.com e io me ne vado con la mia copia del romanzo, personalizzata con la firma dell'autrice e una bella dedica beneaugurante.
Ho voluto raccontare questo episodio perché credo che Vanessa abbia colto nel segno: non solo perché nella trama del suo libro si possono facilmente identificare - purtroppo - tanti giovani e meno giovani dei giorni nostri, ma anche perché ha scelto di andare in mezzo alla gente per farsi conoscere, piuttosto che rimanere in attesa, dimostrando di avere carattere. Quanto al romanzo... non posso ancora fare una vera e propria recensione, perché sono ancora alle prime pagine, ma per quello che ho letto finora è molto scorrevole, ironico e ben scritto. Fateci un pensierino... ;-)

mercoledì 14 settembre 2011

Lasciatemi sognare...


Okay, questo è il piano: fino a Natale lavoro al romanzo iniziato in Grecia, di cui ho già scritto i primi cinque capitoli, poi mi rituffo nel passato riprendendo tra le mani quello ambientato nella Seconda Guerra Mondiale, cominciato prima di partire per le vacanze. Nel frattempo avrò trovato di certo un editore per "L'inganno del prisma" - o come finirà per intitolarsi la "saga" di Sophie e Jean - e RaiFiction acquisterà i diritti per realizzarne una trasposizione televisiva in 13 puntate, perciò dovrò buttarmi a capofitto nella stesura del sequel, già chiaro nella mia mente, casomai la serie avesse un successo tale da convincere i vertici Rai a commissionare una seconda stagione. A quel punto dovrò valutare, per la successiva avventura editoriale, se pescare dal famoso cassetto dei manoscritti un altro romanzo d'ambientazione storica oppure una storia più moderna e comincerò ad essere invitata nei programmi tv non solo per parlare di televisione ma anche per presentare la mia ultima fatica letteraria...
Sì, lo so, ho una gran fantasia, quasi sicuramente la realtà sarà del tutto diversa e dovrò già ritenermi fortunata se riuscirò a tagliare anche soltanto uno di questi traguardi. Ma preferisco pensare in grande e lasciarmi trasportare dall'entusiasmo del momento, anche a rischio di sembrare una povera illusa, piuttosto che scoraggiarmi ancora prima di cominciare. Come dice la Ventura, "crederci sempre, arrendersi mai". E poi è così bello sognare... :-)

lunedì 5 settembre 2011

Il mattino ha l'oro in bocca

Solitamente gli scrittori lavorano alla stesura delle loro opere di sera, dopo aver archiviato tutte le incombenze della giornata. Io preferiscono invece la mattina presto, prima che telefonate, mail e impegni vari arrivino ad interrompere il flusso delle idee: tra le 7 e le 10, con la mente ancora fresca, riesco a dedicarmi anima e corpo al mio romanzo. E pazienza se non ho più davanti agli occhi quella cupola azzurra che si stagliava solenne contro il blu intenso dell'Egeo, dandomi tante emozioni che trasferivo su carta: nonostante la veduta sia molto più triste, ora che sono tornata dalle vacanze, l'ispirazione – per fortuna! – non mi ha abbandonata e la vena creativa non si è minimamente esaurita. E così scrivo, scrivo, scrivo... soprattutto di mattina!