martedì 6 marzo 2012

Panariello non esiste (fuorché per l'Auditel)

Panariello non esiste. Mai titolo fu più azzeccato di quello che il comico toscano ha voluto dare al suo "nuovo" show - le virgolette sono d'obbligo - che l'ha visto tornare mattatore a otto anni di distanza dal suo ultimo programma tv da protagonista, Ma il cielo è sempre più blu, e a sei dal suo Festival di Sanremo, stavolta non sulla Rai ma su Canale 5: due ore e mezza di sketch vecchi come il cucco (pensiamo al maestro di ballo brasiliano che finisce ogni parola con "agi", da "saudagi"), parodie discutibili (soprattutto Italia's Got Killer, con Salvo Sottile nei panni del giudice che boccia gli aspiranti criminali non abbastanza motivati) e battute di dubbio gusto («non c’è niente da fare, quella roba lì continua a tirare più di un carro di buoi», «per una moldava si picchian le navi contro gli scogli»). Senza contare la satira politica - Panariello che fa satira politica??! questa sì che è una novità! - con battute su Berlusconi (ancora?!?), su Sarkozy e la Merkel, sulle lacrime della Fornero... roba che era d'attualità quando ci ha scherzato su Fiorello, a novembre, ma che ora risulta almeno superata.
Personalmente, salvo solo l'esibizione di Tiziano Ferro e lo sketch dell'Homo Vogue, per il resto ho trovato lo show lento, noioso, vecchio. Mi ha fatto sorridere - mai ridere - solo in un paio di momenti. Eppure il pubblico sembra aver gradito: la prima puntata è stata seguita da 6.581.000 persone, pari al 27,29% della platea televisiva, che non saranno i 13 milioni e passa di spettatori di Fiorello - inarrivabile - ma è bastato a battere la fiction di Raiuno La Certosa di Parma, che pure da parte sua si è portata a casa 5.660.000 spettatori e il 20,27% di share.
Se Panariello oggi può tirare un sospiro di sollievo, insomma, lo deve alla gente che ieri sera è rimasta sintonizzata su Canale 5 nonostante il livello piuttosto scarso del programma. Ma il pubblico televisivo è volubile, si sa: per mantenere certi ascolti, è bene che lunedì prossimo faccia di meglio. Se vuole dimostrare di esistere davvero, per lo meno.

4 commenti:

  1. Concordo in tutto. Lo "show" era davvero fiacco, le battute sentite e risentite. Sembrava una puntata di Da Da Da, una raccolta di pezzi già andati in onda. Poi per carità, belle scenografie, musica e orchestra dal vivo. Ma tutto già visto.
    Certo fare 6 milioni non è poco. D'altro canto dall'altra parte (Rai 1) c'era il solito polpettone, con la solita trama soap, il solito bellone, la solita bellona...
    La televisione, almeno sulle reti generaliste, è ormai la replica di se stessa all'infinito.

    PS: Ciao!

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    1. Sì, anche io ho avuto l'impressione di vedere Da Da Da. Peccato, un'occasione persa. Come anche la fiction di Raiuno, che a quanto dicono ricordava ben poco La certosa di Parma...

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  2. Ho dei pregiudizi nei suoi confronti, nel senso che non mi ha mai fatto ridere e non guardo i suoi spettacoli perché non mi piace eccessivamente come comico.

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    1. Io trovo divertenti alcuni suoi sketch, alcuni personaggi, ma non può replicarli all'infinito... e secondo me non riesce a reggere un one man show

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