giovedì 20 ottobre 2011

In manette l'editore: giustizia è fatta!

Permettetemi di condividere con tutti voi una notizia che mi è appena giunta: Giuseppe Aleci e Gaspare Richichi, rispettivamente presidente (nonché direttore commerciale) e direttore editoriale della Imart Edizioni, sono stati riconosciuti colpevoli di tentata estorsione dalla Procura di Marsala per i ricatti ai cosiddetti vip legati ad un libro della ex pornostar Lea Di Leo che avrebbero dovuto pubblicare.
Per chi non lo sapesse, io ho avuto a che fare con questi signori per la redazione del volume Carla Giommi si racconta - La mia vita senza George Leonard, "autobiografia" - poco auto e molto biografia - della ex compagna del "Principe" del Grande Fratello 10 (una persona splendida, nonostante lui). Un volume che mi era stato commissionato, chiaramente, e per il quale la Imart mi avrebbe dovuto versare la metà del compenso a giugno 2010 e il resto il mese successivo. Come è andata a finire l'avrete immaginato: sono riuscita fortunatamente ad avere la prima rata, con tre mesi di ritardo, e poi più nulla, nonostante i solleciti continui da parte mia e rassicurazioni da parte loro, finché sono letteralmente spariti dalla circolazione, smettendo di rispondere al telefono e cancellando ogni traccia del sito web. Il motivo l'ho capito qualche giorno dopo, guardando Le Iene: erano finiti nel mirino della Guardia di Finanza. Ora l'epilogo: sono arrivate le manette. A me non cambia niente, su quei soldi ci avevo già messo una pietra sopra, ma volete mettere la soddisfazione?!?
Comunque, un consiglio a chi dovesse essere arruolato come ghost writer da una di queste piccole case editrici venute fuori chissà come: prendete informazioni, controllate che siano registrate alla Camera di Commercio, cercate di parlare con qualcuno che ha già pubblicato con loro e, se non vi convincono fino in fondo, tutelatevi almeno facendovi pagare una parte del dovuto prima di consegnare il lavoro, come ho fatto io. Non basta, ma aiuta...

2 commenti:

  1. Cara Donatella,
    condivido con te questa piccola e amara soddisfazione sperando che mai più (o comunque sempre più di rado) circoli liberamente a piede libero chi si arroga il diritto di sfruttare il tempo, i pensieri e la buona volontà di chi vive con le parole e di parole, di chi ha idee e intuito, di chi ha passione e spirito d'osservazione.
    Sì, prima di avvicinarsi alle case editrici occorre controllarne i dati a Camera di Commercio, registro delle imprese e quant'altro. Ma soprattutto, vero, fare un'indagine in giro per capire che riscontro ha.
    Ne approfitto anche per dire "occhio agli aspiranti scrittori. Quando affidate i vostri manoscritti agli altri, cercate di tutelarvi in qualche modo perchè la fregatura e il rischio di furto di idee è sempre dietro l'angolo". Detto ciò, io personalmente aspetto che il tuo primo romanzo ufficiale sia finalmente in libreria :-)

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  2. Grazie, Madame Christine, spero di poterti accontentare quanto prima, visto che ho un romanzo finito e un altro già a buon punto: incrociamo le dita!!! :-)

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