Sbirciando in Rete, ho letto oggi parecchi commenti, e anche autentiche grida di giubilo, a proposito della presunta chiusura anticipata del Grande fratello, a causa dei bassi ascolti che sta facendo registrare il reality di Canale 5. «Da indiscusso campione di ascolti, la casa di Cinecittà si è trasformata all’improvviso nella meno spiata dagli italiani, tanto che la sua chiusura potrebbe essere anticipata a marzo», si legge su Vero Tv. Ebbene, a me questo sembra davvero un falso allarme. Perché in conferenza stampa era stato effettivamente detto che questa sarebbe stata un'edizione molto lunga, ma non è forse lunga un'edizione che comincia a fine ottobre e termina a metà marzo? D'accordo, quella dello scorso anno si concluse il 18 aprile, dopo sei mesi esatti, ma la precedente durò quattro mesi e mezzo, proprio come quella in corso, sempre che le indiscrezioni siano confermate: non si tratta quindi di una chiusura anticipata, ma semplicemente di un ridimensionamento. I (molti) detrattori non cantino dunque vittoria: nonostante ascolti in caduta libera - rispetto allo scorso anno ha perso oltre 1.600.000 spettatori, passando da quasi cinque milioni e mezzo a poco più di 3.800.000, e oltre 5 punti di share - almeno per il momento la direzione della rete ammiraglia Mediaset non sembra avere la minima intenzione di togliere dal palinsesto il programma. E per il futuro? Seguiremo - in ritardo - l'esempio della Gran Bretagna, dove il Big Brother ha chiuso alla fine della decima edizione perché non lo seguiva più nessuno? Chi vivrà, vedrà. O, magari, non vedrà.
A me farebbe solo piacere se chiudesse, quel programma è proprio demenziale
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