giovedì 24 novembre 2011

Le due facce di Beppe Fiorello

Sarà una settimana all'insegna dei fratelli Fiorello, la prossima. Se infatti Rosario si prepara lunedì ad un altro strepitoso successo, martedì e mercoledì sarà Beppe a regalare al pubblico di Raiuno una nuova emozionante storia delle sue, toccando le corde dei sentimenti in Sarò sempre tuo padre, miniserie sulla difficile condizione di quegli uomini che, dopo la separazione, devono fare i conti con i problemi economici e con l'impossibilità di stare con i figli quando lo desiderano. «Ci tenevo molto a questo tema», ha spiegato l'attore in conferenza stampa, «sappiamo che ci sono donne meravigliose abbandonate e donne che lasciano i mariti in maniera spietata: non potevamo raccontare tutto e abbiamo deciso di scegliere il punto di vista dei padri, perché conosco uomini che non riescono più a vedere i loro figli e che piangono per questo».
Un Beppe Fiorello molto intenso, quello che vedremo il 29 e 30 novembre, ma il giorno prima ne vedremo un altro. La sera precedente sarà infatti ospite del fratello nella terza puntata dello show #ilpiùgrandespettacolodopoilweekend e lì sarà invece divertente, allegro, spiritoso. Mostrerà insomma l'altra sua faccia, quella che nelle fiction e nei film non viene mai messa in luce. Già, perché non lo chiamano mai per interpretare un ruolo brillante? Eppure sarebbe perfettamente in grado di farlo. «Proprio questo martedì, il giorno in cui va in onda Sarò sempre tuo padre, inizierò a girare il film di Ferzan Ozpetek, che è una commedia», ha risposto pieno di entusiasmo. E sarebbe ancora più entusiasta se Terraferma, la pellicola di Emanuele Crialese in corsa per gli Oscar, dovesse aggiudicarsi la prestigiosa statuetta come miglior film straniero: «se vincesse sarei un uomo felice e un attore soddisfatto di aver fatto finalmente un film di alta qualità», ha commentato, «...e farei ancora più tv!».
Ma la conferenza stampa della miniserie è stata anche un'occasione per sentirlo parlare del fratello Rosario e del successo strepitoso che sta riscuotendo sulla rete ammiraglia Rai. «Più salgono gli ascolti e più cresce l'ansia, ma ormai ha rotto il ghiaccio e ne farebbe anche 20, di puntate. Però quando dal divano di casa ho visto la sua entrata, nella prima puntata, sapevo perfettamente che stava impazzendo: quando ha fatto la battuta a Cremonesi, "Va bene, grazie a tutti, ci vediamo lunedì prossimo", era veramente il suo desiderio andarsene via, perché teme l'attesa, l'aspettativa, che è sempre troppa. Anche io ho l'ansia da prestazione, ma io ho la possibilità di nascondermi dietro una maschera, quella del personaggio che interpreto, lui invece è nudo, dove si nasconde? Ma poi ha capito che bisogna essere se stessi, per superare se stessi. Hanno detto che non ha innovato niente, ma la vera innovazione è la sua semplicità: lui fa ridere senza mai essere volgare ed è talmente rétro, che è modernissimo». Come dargli torto?

6 commenti:

  1. ...Sono due personaggi pubblici che adoro..cosí diversi eppure cosí simili...entrambi mettono a nudo due facce di una stessa medaglia..le stesse facce che ha la vita! La serietá e l´allegria,la profonditá e l´apparente superficilaitá, la sofferenza e la gioia, il ridere e il piangere...ma entrambi, a loro modo, esternano ed affrontano temi, problematiche, sentimenti, emozioni che sono presenti da sempre, che sono oggetto di discussione da sempre e che accompagnano l´uomo...da una vita!!!...Un bacio!! Maria Concetta

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  2. Sicuramente due grandi artisti, che sanno fare molto bene il loro mestiere. Sono ora curiosa di vedere Beppe nella commedia: ho sempre pensato che fosse un peccato - e un'assurdità - non fargli interpretare anche ruoli brillanti, ma finalmente qualcuno sembra essersi accorto delle sue potenzialità anche in questo senso...

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  3. Sarebbe ora che a Beppe Fiorello facessero interpretare dei ruoli leggeri. Nella mia mente purtroppo lo associo sempre a dei tristi polpettoni. Anche il suo ruolo nel film di Verdone "C'era un cinese in coma" (tralascio commenti sul film) era talmente amaro da renderlo antipatico.

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  4. Concordo su "C'era un cinese in coma", dove l'ho letteralmente detestato. Per il resto, trovo che abbia fatto sempre delle belle fiction - "Salvo D'Acquisto", "L'uomo sbagliato", "Il grande Torino", "Giovanni Moscati", "Il cuore nel pozzo", "La vita rubata"... - ma indubbiamente tutte drammatiche (enon per sua scelta, visto che già due anni fa mi ha detto in un'intervista che avrebbe voluto un ruolo più leggero). Quindi, hai ragione, era ora che pensassero a lui per una commedia!

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  5. Ieri nello show del fratello ha pubblicamente ammesso di voler fare qualcosa di più leggero. Lo sketch con Fiorello è stato comunque esilarante.

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  6. Fantastico lo sketch!!! quando Rosario gli soffiava sulla ferita era da morir dal ridere...

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